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Lavoriamo con passione il legno l'ulivo

 

Lo modelliamo e intagliamo per tirarne fuori opere d'arte. Siamo amanti del territorio, la nostra terra e le nostre radici solide ci spingono a ricercare continuamente nuove idee e progetti, ma sopratutto artigiani amanti dell'ulivo come noi.

La nostra filosofia è incentrata sull’ascolto e sull’attenzione al cliente e ad ogni piccolo particolare delle sue richieste: la soddisfazione dei nostri clienti è il risultato principale del nostro lavoro. Realizziamo progetti all'avanguardia studiando diverse soluzioni d’arredo d’interni e complementi, sia a livello di stile che di professionalità.

Ci teniamo a curare con estrema attenzione ogni progetto a cui lavoriamo sia per privati che per aziende.

Cerchiamo sempre il perfetto equilibrio tra qualità, design e innovazione attraverso soluzioni tecnologiche e su misura, senza ma tradire la fiducia dei nostri clienti.

La nostra missione

 

 “Fare di necessità virtù”

Il salento fino a qualche anno fa era immerso nelle foreste di ulivi molti dei quali secolari alcuni millenari, da qualche anno queste piante sono quasi disseccate a causa di un batterio. In pochi anni il territorio salentino è passato dalle immense foreste a immense distese di tronchi spogli scolpiti dal vento e dal tempo ormai completamente secchi cambiando radicalmente i connotati a questa arida terra. I tronchi ormai secchi sono destinati per lo più all’utilizzo come fonte di riscaldamento o alimentare le centrali a biomasse per la produzione di energia elettrica.Il nostro progetto è quello di dare una nuova vita a questo legno, dimostrare che si può utilizzare in diversi modi, dalla costruzione di ogetti darte, alla bio edilizia, alla costruzione di agglomerati derivati dagli scarti di lavorazione, alla realizzazione di tessuti derivati dalla cellulosa, una risorsa purtroppo che per l’ennesima volta viene portata via da questa terra. Una delle  peculiarità di questo materiale è la durezza e resistenza agli agenti atmosferici, dopo un trattamento nei forni a microonde per eliminare la presenza di qualsiasi batterio, il tronco viene sezionato accuratamente in tavole o pezzi di legno a secondo degli utilizzi. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che questa risorsa non può finire in “Cenere”.

Il progetto prevede di destinare una parte dei ricavi alla piantumazione di nuovi alberi per evitare il processo di desertificazione in atto nella nostra terra.

 

Fabrizio Mastrogiovanni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Storia dell’Ulivo Salentino

 

L’ulivo è una pianta che esiste sul territtorio salentino da sempre, con la caduta dell’Impero Romano 475 d.C. e le successive invasioni barbariche la coltivazione degli ulivi passò dalle grandi ville romane ai monasteri i “Basiliani” delle comunità di monaci greco-bizantini che ne conservarono la sopravvivenza della tecnica culturale e di conservazione genetica di queste piante.Durante tutto l’Alto Medioevo (476-1000 d.C.) e anche dopo, l’olio era un prodotto così importante e prezioso, che nella tradizione popolare, che dura tuttora, la perdita del vino, per la rottura di un qualsiasi recipiente, era ritenuta di buon auspicio, mentre la rottura di un
recipiente contenente olio generava oscuri presagi.
La fine delle invasioni barbariche, l’incremento demografico, fenomeni verificatisi dopo il 1000 a livello italiano ed europeo, ebbero come conseguenza, lo sviluppo dell’agricoltura e del commercio. Questo avvenne anche nel Salento dove l’area destinata alle coltivazioni si ampliò. Le esigenze legate all’utilizzo e alla gestione del nuovo terreno agricolo portarono lentamente e gradualmente alla nascita di nuovi agglomerati rurali (sec. XI-XIII) e successivamente (sec. XIV-XVII) all’affermarsi del sistema delle masserie.Nel Salento si verificò una maggiore diffusione dell’ulivo che consolidò il suo prestigio nei secoli XIV-XVII. L’olio gradualmente cominciò ad assumere un’importanza commerciale tanto da venire prodotto in grandi quantità ed esportato in altre parti d’Italia e anche all’estero.Ciò spinse i grandi proprietari terrieri a mettere a cultura nuove terre, strappandole alla macchia mediterranea e alle paludi, presenti un po’ in tutto il Salento, e ad impiantarvi degli uliveti. Parallelamente il sistema dei frantoi ipogei (sotterranei), utilizzati per la produzione dell’olio, da sempre presenti sul nostro territorio, si ampliò, acquistando, per così dire, un aspetto “industriale”.Per molti secoli questa tradizione è stata portata avanti da diverse generazioni portando loro notevoli profitti economici considerando l’ata qualità dell’olio prodotto.

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IDEE INNOVATIVE IN UN MONDO IN CONTINUO CAMBIAMENTO

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